(ASSOCIAZIONE ITALIANA DISORDINI DA ESPOSIZIONE FETALE AD ALCOOL E/O DROGHE)
Attraverso il contatto con l’amico Danilo Rasia, fondatore e presidente dell’Associazione Passo Passo-ODV (Associazione Territiriale per l’integrazione del territorio metropolitano bolognese: http://www.passopasso.it/index.php/chi-siamo), alcuni operatori di OLTRE hanno conosciuto e dialogato con Enrica Berton, genitore e componente del direttivo dell’associazione AIDEFAD (Associazione Italiana sui Disordini da Esposizione Fetale ad Alcol e/o Droghe: https://www.aidefad.it)
AIDEFAD nasce nel 2018 su iniziativa di Claudio Diaz, con 6 soci fondatori tra genitori adottivi di figli esposti ad alcol/sostanze (ma non diagnosticati) e professionisti. Ad oggi conta circa 200 associati su tutto il territorio nazionale.
I disordini o disturbi dell’esposizione fetale ad alcool e droghe (FASD/DEFAD) sono una condizione sottostimata, poco conosciuta e spesso non diagnosticata che comporta una condizione di disabilità con problemi fisici, mentali, comportamentali e di apprendimento.
Alcuni giovani adulti affetti da questa sindrome, tra i quali il socio fondatore, hanno scoperto in età adulta di esserne loro stessi affetti. Molti tra i soci sono genitori adottivi.
Si calcola che il circa il 20% delle donne in gravidanza beva alcolici e la consapevolezza del rischio nei giovani è scarsa in Italia, come in molti paesi coinvolti in accordi per adozioni internazionali.
Elena, figlia adulta adottiva di Danilo, ha riconosciuto di essere affetta da questa sindrome dopo aver avuto contatti con Claudio Diaz. Tra i circa 350 associati di Passo Passo (genitori, volontari e disabili adulti consapevoli) sono stati diagnosticati altri 8 casi non precedentemente individuati.
AIDEFAD promuove iniziative e progetti utili a in-formare la cittadinanza, a favorire una diagnosi precoce e corretta, a migliorare, in sinergia con le istituzioni, l’informazione sul rischio e sui i danni derivanti dall’uso di alcol e sostanze psicoattive in gravidanza. Fornisce inoltre supporto alle persone con FASD e ai loro familiari.