La Villa
La storia
Situata in origine in aperta campagna, nei primi anni del Quattrocento i Visconti scelsero Villa Mirabello come soggiorno estivo e sede per la caccia fruita anche dalle nobili famiglie del tempo. Nel 1447, Giovanni Mirabello acquistò la proprietà da Filippo Maria Visconti dando così il proprio nome alla Villa.
Successivamente la Villa passò ad altre famiglie (i Portinari, i Landriani, i Marino, i Serbelloni) che nel tempo la convertirono a uso agricolo, fino a ridurla a uno stato squallido e fatiscente. Altri passaggi di proprietà, dai Busca al conte Gianfranco Suardo, non giovarono alla Villa, che continuando a essere caratterizzata dalle sole funzioni agricole, finì per essere trascurata fino al completo abbandono.
Ma agli inizi del Novecento, ci fu una svolta. Grazie all’interessamento della Società Anonima Quartiere Industriale Nord Milano, vennero intrapresi i primi restauri e nel 1919 la Villa venne acquistata, per merito di alcuni lasciti testamentari e donazioni, dall’Opera Pia Casa di Lavoro e Patronato per i ciechi di guerra rappresentata dal Comm. Prof. Francesco Denti, allo scopo di ampliarla e adattarla per ospitare giovani ipovedenti e ciechi, reduci dal fronte della prima guerra mondiale.

La Villa
Elementi architettonici
Villa Mirabello è uno degli esempi di maggior interesse per quanto riguarda la tipologia della villa-cascina suburbana quattrocentesca.
Il complesso, in mattoni a vista, ha una disposizione a L, con finestre ogivali con cornici in cotto incorniciate da fasce intonacate e graffite. Sul piccolo cortile si apre un triportico con loggiato al piano nobile con colonne lignee ottagonali. L’edificio è fiancheggiato da una piccola chiesa dedicata alla “Mater Amabilis” con affresco quattrocentesco raffigurante un santo che innalza la croce.
Internamente, una grande sala conserva una fascia con decorazioni araldiche delle casate dei Landriani e dei Brivio, inoltre sono visibili tracce di affreschi a motivi araldici e decorazioni con fiori e melograni, nonché un affresco nel sottotetto di carattere cortese con la raffigurazione di un musico che suona la zampogna e una dama con tamburello.
All’esterno, nel centro del chiostro, fa mostra di sé la fontana, detta del “Mangia Bagaj”.
La Villa
Il restauro
A seguito di ingenti lavori di restauro, Sabato 9 ottobre 2021, Fondazione Villa Mirabello, con una cerimonia di inaugurazione, ha aperto le porte alla città, presentandosi rinnovata per un futuro solidale e culturale.
Gli interventi, eseguiti negli anni 2020-2021, hanno costituito un insieme sistematico di opere di restauro e risanamento conservativo, miranti a garantire l’integrità materiale del bene e a trasmettere i suoi valori culturali (storici e artistici).
Gli obiettivi generali sono stati la conservazione del bene e la fruibilità dell’architettura, sia come agibilità fisica (ripristino integrale dell’accessibilità in piena sicurezza), sia come godimento estetico (risanamento e leggibilità degli apparati decorativi).
L’eterogeneità e la specificità delle problematiche (criticità strutturali, deterioramento delle decorazioni pittoriche, illeggibilità delle iscrizioni lapidee) hanno comportato la collaborazione di esperti specializzati.
I soggetti coinvolti nella progettazione e nell’attuazione degli interventi sono stati l’arch. Gian Luigi Lenti, per i rilievi, l’analisi e la mappatura dei degradi, la direzione generale dei lavori, gli ingegneri Andrea Sangalli, per le strutture e Cristiano Tomasi, per la sicurezza. Le opere, monitorate dall’arch. Paolo Savio della Soprintendenza, sono state eseguite dall’impresa Belloli.


La Villa nel tempo
1400
Nella prima metà del Quattrocento i Visconti scelsero Villa Mirabello come soggiorno estivo e sede per la caccia fruita anche dalle nobili famiglie del tempo
1447
Giovanni Mirabello acquista la proprietà dando così il proprio nome alla Villa
1468
La proprietà passa a Pigello Portinari, nobile fiorentino, caro al Principe Sforza
Fine Quattrocento
La Villa diviene proprietà dei nobili Landriani, fra cui Antonio insignito da Francesco Sforza della carica di Sindaco di Milano nel 1456, e il figlio Gerolamo, Generale della Congregazione degli Umiliati
4 Febbraio 1500
Ludovico il Moro sosta al Mirabello ospite dei Landriani
XVI-XVIII Secolo
Per circa 200 anni, la Villa, al tempo proprietà dei Serbelloni, viene convertita a uso agricolo, fino a ridursi a uno stato squallido e fatiscente
1906
La Villa viene venduta dal conte Suardi alla Società Anonima del Quartiere Industriale Nord-Milano
1906-1916
Vengono attuati i piani di restauro del Perrone per un rilancio della Villa a cura dell’Ing. Stefini, fino allo scoppio della prima guerra mondiale
2 luglio 1919
La Villa viene venduta dalla Società Anonima del Quartiere Industriale Nord-Milano all’opera Pia Casa di Lavoro e Patronato per i ciechi di guerra rappresentata dal Comm. Dott. Francesco Denti
1920-1925
La villa riacquista il suo antico splendore a seguito del restauro a opera dell’architetto Ambrogio Annoni. Viene aggiunto un nuovo padiglione su Progetto dell’architetto Palumbo per merito dell’ingente lascito del Cav. Alessandro Corba
1974
Verso la metà degli anni settanta del secolo scorso, si aggiunse un’attività di riproduzione su nastro magnetico: una vera e propria sala di registrazione
Settembre 1985
Cessa la collaborazione con le suore l’Ordine di Maria SS. Consolatrice che per 65 anni anni erano state l’asse portante della funzionalità della Casa
16 maggio 2011
L’Associazione diventa Fondazione di partecipazione, assumendo la denominazione FONDAZIONE VILLA MIRABELLO – Onlus
2022
Vengono eseguiti interventi di restauro e risanamento conservativo, per garantire, oltre all’integrità del bene, i valori storici e artistici della Villa
Oggi
Fondazione Villa Mirabello, con una cerimonia di inaugurazione, apre le porte alla città, presentandosi rinnovata per un futuro solidale e culturale